“Il Competency Management. Un modello per la Gestione e lo Sviluppo delle persone nella Pubblica Amministrazione”. Il volume a cura di Bruno Carapella e Antonio Nisio nelle librerie dal 20 gennaio.

Un modello differente per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nella Pubblica amministrazione viene proposto nel nuovo libro “Il Competency Management. Un modello per la Gestione e lo Sviluppo delle persone nella Pubblica Amministrazione scritto da Bruno Carapella e Antonio Nisio (edito da Franco Angeli Milano) e con la prefazione di Federico Butera e Valerio Iossa.

La riflessione cardine del volume parte dall’analisi del profondo cambiamento che ha attraversato il mondo del lavoro, pubblico e non, negli ultimi quarant’anni. Il cambiamento sociale più significativo è stato rappresentato dal ruolo centrale che la conoscenza (knowledge)ha assuntonelle relazioni sociali, nei sistemi di produzione, nelle forme di governo e nel lavoro. Le organizzazioni hanno assorbito la conoscenza (knowledge) come strumento e finalità del loro agire, modificando i modelli organizzativi e il lavoro stesso nelle aziende private così come nelle Amministrazioni Pubbliche. Questo mutamento nelle forme e nei contenuti del lavoro ha determinato un’evoluzione delle professioni che si sono trasformate in broadband professions (Butera 2020), caratterizzate sempre di più dalla centralità delle competenze. Questo cambio di rotta consente ai professionisti di assumere ruoli differenti nel corso del tempo, in funzione delle necessità dell’organizzazione, delle tecnologie in uso, delle variabili di contesto.

Per quanto concerne l’azione pubblica, questo profondo mutamento ha provocato una vera e propria dilatazione del perimetro della stessa: i confini sono diventati labili e il portafoglio di attività e dei servizi si è esteso e diversificato, in sintonia con i bisogni differenziati di una società sempre più liquida.

Ciò richiede una ridefinizione delle skill professionali e delle forme di lavoro, che devono essere sempre più in grado di rispondere a necessità di policy complesse e multi-attore. Il focus si è spostato sulla centralità della persona e, di conseguenza, sulla necessità di costruire modelli di gestione e sviluppo delle risorse umane fondati sulle competenze. Le Amministrazioni Pubbliche stanno progressivamente assumendo il ruolo di Competency Based Organization (CBO). È necessario, dunque, ripensare le professioni ed i lavori nelle Amministrazioni Pubbliche per rispondere alle nuove impellenti priorità.

Nel libro, il modello viene illustrato non solo nella sua accezione teorica, ma anche rispetto agli strumenti applicativi coerenti con l’impianto legislativo italiano (PIAO, Piano Triennale dei Fabbisogni, Ciclo della performance, Linee di Indirizzo sui Fabbisogni Professionali del Ministero della Funzione Pubblica, nuovo CCNL) costituendo sia un  riferimento per ricercatori ed esperti, ma anche uno strumento utile per dirigenti e funzionari delle Pubbliche Amministrazioni che vogliano avviare un percorso di change management dei sistemi di gestione e sviluppo del Personale.

Il modello illustrato e gli strumenti applicativi presenti nel testo consentono di costruire un sistema progressivo e sostenibile di HR management in grado di classificare, selezionare, gestire e sviluppare la competenza delle persone dentro alle organizzazioni e di finalizzarla rispetto alle performance attese dagli stakeholder e, quindi, con la capacità di creare valore pubblico.

Nel testo sono, altresì, presenti due lavori di ricerca finalizzata ad analizzare lo stato dell’arte dei sistemi di HR in alcune amministrazioni centrali e territoriali italiane e a illustrare come altri paesi occidentali stanno implementando questi modelli di HR Management in ambito pubblico.