Il Portale Nazionale del Reclutamento inPA: un ulteriore passo in avanti nel processo di modernizzazione della PA.

Il Portale Nazionale del reclutamento, istituito dalla Legge 56/2019 e successivamente inserito nel PNRR, è disciplinato dal Decreto Reclutamento (Decreto-legge n. 80/2021, convertito con la legge n. 113 del 6 agosto 2021) che stabilisce l’introduzione di nuove modalità più veloci per la selezione dei profili necessari alla realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Come stabilito dalla Nota Circolare 1/2022, “Il Portale, sviluppato dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri che ne cura la gestione, rientra nelle azioni per la realizzazione degli obiettivi di crescita digitale, di modernizzazione della P.A. e di rafforzamento della capacità amministrativa del settore pubblico previste dal PNRR (Missione 1, Investimento 2.1)”. Nonostante il Portale sia online da agosto 2021 e, da luglio 2022 le amministrazioni centrali e le autorità amministrative indipendenti possano utilizzare il Portale per pubblicare i propri bandi di concorso per assunzioni a tempo indeterminato e determinato, l’obbligo di iscrizione per tutti coloro che vogliano partecipare a selezioni pubbliche è stato introdotto solo dal 1° novembre 2022. L’iscrizione al portale richiede pochi e semplici passi: dopo aver effettuato la registrazione tramite SPID o Carta Nazionale dei servizi per i cittadini italiani, o tramite eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) per i cittadini dell’Unione Europea, è possibile caricare il proprio curriculum vitae in un form che garantisce la sicurezza dei dati sensibili. L’obiettivo della piattaforma, dunque, è quella di diventare “l’unica porta d’accesso digitale” sia a tutti i concorsi delle PA sia alle procedure di mobilità e, di conseguenza, “il luogo in cui si incontrano domanda e offerta di lavoro pubblico”. Infatti, dal 2023 la pubblicazione di bandi di concorso per assunzioni a tempo indeterminato e determinato avverrà unicamente su inPA e sui siti istituzionali delle amministrazioni. Unica possibilità d’eccezione spetta alle Regioni e agli Enti Locali. Infatti, secondo quanto previsto dal “DM relativo alle modalità di utilizzo da parte di Regioni ed Enti Locali del Portale inPA” registrato alla Corte dei Conti il 9/11/2022, “In fase di prima applicazione, e comunque non oltre sei mesi dall’entrata in vigore del presente decreto, comunque non oltre il 31 maggio 2023, le regioni e gli enti locali possono continuare ad utilizzare anche i propri portali eventualmente già in uso”. Il Decreto, però, precisa che le amministrazioni regionali e locali che vogliano già centralizzare i processi organizzativi relativi al reclutamento nel Portale unico inPA possono farlo, grazie anche al supporto nell’utilizzo del Portale da parte del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, anche al fine di assicurarne un adeguato e omogeneo utilizzo da parte delle pubbliche amministrazioni. Risulta, dunque, evidente come il Portale non solo sia un importante strumento per il suo fondamentale contributo al processo di rinnovamento della Pubblica amministrazione e del suo capitale umano, semplificando le procedure di reclutamento e riducendone i costi economici e sociali, ma rappresenti anche un forte segnale di progresso nel processo di digitalizzazione dei servizi offerti dalla PA ai cittadini. Infatti, l’uso centralizzato di inPA comporterà una serie di cambiamenti a cascata: facilitazione delle assunzioni e gli incarichi per i professionisti; semplificazione e maggiore velocità e trasparenza delle selezioni concorsuali; definizione delle procedure di reclutamento straordinarie dei profili e delle competenze per realizzare i progetti del PNRR; costruzione di prove selettive che valorizzino anche le competenze di carattere trasversale.

Infine, è rilevante sottolineare che il Portale diventerà a tutti gli effetti un macro-contenitore digitale di diverse banche dati (fabbisogni, concorsi delle pubbliche amministrazioni, competenze e profili del personale, esigenze e domande di mobilità), avvalendosi esso stesso, soprattutto per quanto concerne il reclutamento, di banche dati dei professionisti iscritti agli Albi e di quelle delle professioni non ordinistiche e di una partnership con LinkedIN per rendere maggiormente visibili le occasioni di lavoro nella Pubblica amministrazione e raggiungere in maniera puntuale i professionisti richiesti.

Per maggiori informazioni visita il sito del Portale, cliccando qui.