PNRR e riforma della PA: sviluppo e formazione del capitale umano

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il documento che definisce come l’Italia intende investire i fondi europei nell’ambito del programma Next generation EU. Il PNRR stabilisce anche le priorità che interessano la Pubblica Amministrazione. Esse sono: la crescita digitale, la modernizzazione della pubblica amministrazione e il rafforzamento della capacità amministrativa del settore pubblico. Più precisamente l’investimento “Competenze e capacità amministrativa” si articola in due sub-investimenti:

  • Investimenti in istruzione e formazione (M1C1-I. 2.3.1) con traguardo al 2026;
  • Sviluppo delle capacità nella pianificazione, organizzazione e formazione strategica della forza lavoro (M1C1-I. 2.3.2) con traguardo al 2023.

Obiettivo primario degli Investimenti in istruzione e formazione è quello di migliorare le competenze del personale della Pubblica Amministrazione attraverso tre principali strumenti: corsi online, “comunità di competenze” e progetti di change management. Mentre i corsi online sono destinati al potenziamento delle competenze del personale della PA, le Comunità di Competenze si indirizzano alle figure dirigenziali e sono volte alla creazione di uno spazio di confronto tra i diversi enti attraverso la condivisione di best practices in diverse aree tematiche. Per quanto concerne i progetti di change management, essi sono pensati strettamente per le amministrazioni di piccole e medie dimensioni al fine di supportarle nel miglioramento e, talvolta, trasformazione del loro modello operativo.

In quest’ottica di riforma e sviluppo delle competenze dei presenti e futuri dipendenti della PA sono state messe in atto diverse iniziative. In primo luogo, ad inizio anno, è stato presentato il Piano strategico “Ri-formare la PA”. Filone di primaria importanza del piano è il progetto “PA 110 e lode”, nato dal protocollo di intesa tra il Ministero per la Pubblica Amministrazione e il Ministero dell’Università e della Ricerca. Scopo di tale progetto è l’offerta di incentivi per i dipendenti pubblici all’accesso all’istruzione terziaria al fine di aumentare il livello di istruzione dei funzionari delle pubbliche amministrazioni. Il piano Strategico inoltre prevede la definizione di programmi formativi specifici per supportare le transizioni amministrativa, digitale e verde previste dal PNRR. Il Dipartimento della Funzione Pubblica sottolinea, però, come gli interventi di formazione e sviluppo delle competenze necessitino di un coordinamento strategico di tutti i principali attori coinvolti (Formez PA, in qualità di ente formatore alle PA locali; soggetti aggregatori quali ANCI, UPI, Conferenza Regioni; SNA, in qualità di ente formatore per neo-assunti per lo sviluppo di competenze manageriali e comunità di pratica, le Università, tutte le amministrazioni pubbliche e i centri di competenza) al fine di creare un grande HUB per la crescita del capitale umano delle PA. Inoltre, il Piano riguarda tutti gli ambiti di conoscenza per l’attuazione del PNRR: transizione amministrativa e transizione digitale, transizione ecologica e innovazione sociale, utilizzo delle banche dati pubbliche in un’ottica di interoperabilità per la semplificazione, processi e strumenti di comunicazione, project management, modelli di management e leadership, e-procurement, soft skills. È evidente come, al personale della PA venga richiesto il possesso di competenze trasversali, non solo disciplinari e di processo.

Sulla base delle oggettive carenze in materia di competenze digitali da parte dei dipendenti della PA, invece, è stato definito il progetto “Competenze digitali per la PA”, volto a sviluppare in modo estensivo le conoscenze digitali dei dipendenti pubblici per rendere reali i principi di Cittadinanza digitale, attuare le iniziative di eGovernment e realizzare l’Open government. All’interno di questo progetto è stata ideata la piattaforma “Syllabus” del Dipartimento della Funzione pubblica. Essa è organizzato in 5 aree e 3 livelli di padronanza, descrivendo il livello minimo di conoscenze e abilità che ogni dipendente pubblico deve avere per partecipare effettivamente alla trasformazione digitale della PA. I contenuti formativi sono erogati sulla piattaforma con l’obiettivo di colmare i divari di ogni dipendente sulla base di una valutazione delle proprie competenze pregresse. Ogni dipendente possiederà un Open Badge che riporterà i dati su corsi completati e test superati in un “Fascicolo delle Competenze”. Quest’ultimo andrà ad essere parte integrante del “Fascicolo del Dipendente”.

In conclusione, grazie soprattutto all’impulso rappresentato dal PNRR, la riforma della PA, come già sottolineato in precedenza, deve continuare a focalizzarsi sugli attori principali che la compongono e le loro capacità. È solo tramite una continua formazione e sviluppo del capitale umano pubblico che il processo di “rigenerazione” e miglioramento della PA può effettivamente essere di successo.